Cinque cocktail bar che non sono in una grande città

Molti hanno fatto gavetta in grandi città o all’estero prima di scegliere la provincia, non come fuga ma come luogo d’elezione per fare la differenza nel settore food and beverage. Ci vuole anche un pizzico di incoscienza ad aprire nella tranquillità della campagna livornese un format miscelato come Sal8 Bar Agricolo. Avrebbe potuto guadagnare successo in qualsiasi capoluogo ma è forse proprio la quiete di San Vincenzo a dare quel twist in più, anche nel tumbler. Qui natura e mixology s’incontrano nel parco del Relais Poggio ai Santi (dopo una breve pausa autunnale, il bar riapre il 28 novembre) e ogni drink racconta la storia dei prodotti freschi dell'orto circostante, miscelati con creatività e attenzione alla stagionalità.

A pochi passi dal centro di Varese, si trova Attila, un locale dove il bancone è il cuore pulsante, con cocktail preparati attraverso tecniche moderne e ingredienti lavorati in modo originale, tra liquori homemade e infusi speciali. Ogni drink racconta una storia, come il Funky Paloma, che gioca su sapori acidi e fermentati, o il più confortevole Pocket Coffee, in cui il burro di nocciola si fonde con l’Irish whiskey. Dopo aver lavorato nei migliori cocktail bar di Londra, Roma e Milano, tre amici si sono ritrovati a Bassano del Grappa per aprire il loro street bar, Al Quèrto. Era il 2019 quando hanno iniziato questo percorso che oggi racchiude più anime tanto che, a differenza di quello che si potrebbe pensare per chi lavora con il mondo della notte, l’insegna chiude all’1 per tornare operativa già alle 7 del mattino con le brioche sfornate da Lievemente Cake Lab. Bilanciati a regola d’arte, sono pure i loro cocktail in lattina acquistabili sullo shop online, dal Gin Tonic all’Americano.

Con una bottigliera che ospita più di 2mila etichette di rum e cachaça (com’è conosciuta l’acquavite in Brasile), Aguardiente è diventato un avamposto per la tradizione miscelata caraibica e sudamericana a Marina di Ravenna. La drink list di Jimmy Bertazzoli è un viaggio sensoriale che celebra i distillati più pregiati, da provare anche in pairing con i piatti nel menu dello chef’s table per soli otto commensali. A Boscotrecase, nel cuore della campagna vesuviana, Jack Prisco ha saputo unire due mondi che negli ultimi anni vanno sempre più d’accordo: la pizza e la mixology. Prisco Pizza & Spirits è un cocktail bar “lievitato” che abbina spicchi di Margherita ai drink della casa. Una prova? La ‘Ndujata, condita con zucca, provola di Agerola, ‘nduja di Spilinga e semi di zucca tostati, sta benissimo con il loro Sage Mezcal, a base del distillato messicano infuso con menta e salvia.

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