Una delle prime parole che s’imparano praticando yoga è “namastè”. Il suo significato? “Io mi inchino a te”, ovvero all’anima della persona che sta davanti, noi stessi, per focalizzare l’attenzione su ciò che abbiamo, piuttosto che su ciò che manca. La gratitudine è anche il focus del programma di YogaFestival, la diciannovesima edizione del festival che torna a Milano dal 15 al 17 novembre. “Dire grazie” non è solo il filo conduttore di questo evento ma un invito a fare della riconoscenza verso se stessi una pratica quotidiana.
Per questo, la manifestazione propone più di 65 tra masterclass e freeclass, incontri e presentazioni, attività che offrono nuove prospettive e la possibilità di esercitarsi con maestri che provengono da tutto il mondo. Attraverso queste sessioni, i partecipanti potranno scoprire come la gratitudine non sia solo un sentimento, ma un percorso che incoraggia a coltivare un atteggiamento di apertura e di accoglienza. Per raggiungere il rilassamento profondo, ad esempio, affidatevi alla coach Barbara Quargnolo che insegnerà ad aprire lo spazio interiore attraverso il suono e il mantra dell'OM fino al raggiungimento degli stati di meditazione e calma con il potere delle vibrazioni, complice l’uso di campane tibetane e gong di Riccardo Ervini. Tra le nuove attività, nel calendario c’è anche l’Ecstatic Dance che, con i suoi movimenti liberi e senza regole, stimola l’espressione del sé autentico, portando al centro l’esperienza del rispetto per il proprio corpo, per la libertà di movimento e per il semplice fatto di essere presenti.
Durante queste tre giornate, l’invito è di fermarsi, respirare e “dire grazie”, un gesto potente che può arricchire ogni aspetto della vita, riconnettendosi con il momento presente e con ciò che davvero conta. Tra gli appuntamenti speciali si segnala quello di sabato 16 con Daniel Lumera per “Gli 8 passi della meditazione” per ispirare i partecipanti verso la vera esperienza meditativa, mentre il giorno seguente è la volta di Selene Calloni Williams che presenta il suo nuovo libro “1 minuto al giorno” con una meditazione per ogni momento dell’anno. A fine festival, oltre a prendervi cura di voi stessi, prendetevi cura delle piante che lo arredano: provengono da Re-plant, un’associazione che si occupa di cultura del riciclo e del verde, e con una piccola offerta possono essere portate a casa da chi diventa socio.
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